Buon giorno a tutti, in questi giorni mi è capitato di leggere diversi articoli su un libro recente uscita: La stanza numero 30 – Cronache di una vita, di Ilda Bocassini e dirò le mie impressioni che sono del tutto personali come sempre.
Dico subito che non ho letto il libro, ho letto solo articoli e visto interviste in proposito perché volevo vedere se l’idea che ho sempre avuto della Bocassini sarebbe stata sconfessata.
Ebbene no, anzi è stata confermata in tutto e per tutto, non mi è mai piaciuta ne come donna, per il suo modo di comportarsi e di agire, l’ho sempre trovata nei modi piuttosto volgare; ne come magistrato palesemente e sempre di parte, “la parte” è ininfluente, in quanto ritengo che alcune qualifiche e professioni debbano sempre essere “super partes” per poter essere svolte nel giusto modo, soprattutto quando di mezzo c’è la vita delle persone.
Detto questo veniamo al libro, dove, a parte alcuni accenni ad alcune vicende dell’ambito lavorativo e ad alcuni processi il tutto è incentrato sulla “presunta” storia avuta con Falcone.
Permettetemi il “presunta” perché quando l’altra parte è morta da tempo è molto facile dire di tutto e di più senza paura di poter essere contraddetti o sconfessati!
Come dicevo il fulcro del libro è incentrato su questa storia d’amore, a quanto si dice molto appassionata e intensa.
Ora la domanda che viene spontanea è: Perché parlarne ora?
E’ stata sempre segreta per tutti, nessuno ne ha mai saputo nulla, tirarla fuori ora, dopo tanti anni dalla morte di Falcone, oltre ad un affronto per la famiglia, che non ha davvero alcun senso, che scopo può avere?
Se davvero è stata una cosa così intensa e così bella e profonda era un qualcosa da tenere nel cuore e ricordare sempre nel privato.
Renderla pubblica ora, secondo il mio parere, ha il solo scopo di fare scalpore e attirare l’attenzione popolare, ormai scemata, per ritrovarsi al centro della scena e ritrovare popolarità.
Come ho detto all’inizio, un’altra conferma della mia personale impressione sulla signora in questione: volgare e di cattivo gusto!
Per completezza metto il link della dichiarazione sul libro del collaboratore del Dott. Falcone:
silvia
non giudico la persona che peraltro non conosco, ma non approvo che vengano resi pubblici rapporti di qualunque tipo riferiti a persone decedute, pubbliche o private che siano. Lo trovo di infimo gusto e denota una grave mancanza di rispetto nei confronti di chi non c’è più. Lucrare sui morti non porta bene
"Mi piace"Piace a 4 people
Esatto, anche se l’opinione su Falcone non può venire scalfita da questa cosa….
"Mi piace"Piace a 3 people
il potere inesorabile del pettegolezzo e dello scandalo. anch’io penso come te. perchè tirarlo fuori? quali sono le necessità? e aggiungo: a chi conviene?
"Mi piace"Piace a 2 people
Viene spontaneo chiederselo, anche perché di cose da raccontare ne avrebbe avute anche troppe senza dover tirar fuori anche questa!
"Mi piace""Mi piace"
forse perchè questa fa più scalpore e attira più attenzione
"Mi piace"Piace a 1 persona
esatto, ma se si mettono in piazza le cose private per fare scalpore allora non era una cosa poi così bella e intensa, perché quelle si tengono per se 😉
"Mi piace""Mi piace"
E dì cosa vamperebbero tutte le riviste scandalistiche che trovi in edicola?
"Mi piace"Piace a 1 persona
ma quelle il più delle volte inventano, non hanno problemi….
"Mi piace""Mi piace"
Devo farmi assumere come articolista. Con la fantasia che ho scriverei dieci articoli al giorno
"Mi piace"Piace a 1 persona
vero!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ci sarà sotto un inghippo economico classico da novella 2000….grazie non lo leggerò mai.
"Mi piace"Piace a 2 people
Mah….può anche essere, per leggerlo nemmeno io ci mancherebbe!
"Mi piace""Mi piace"
No grazie
"Mi piace"Piace a 1 persona
Cosa non si fa per vendere un libro 🤔
"Mi piace"Piace a 1 persona
e già….passano sopra a tutto
"Mi piace"Piace a 1 persona
Vicenda davvero spinosa quella dei magistrati che diventano protagonisti, più o meno volontariamente (in questo caso assolutamente in modo volontario e palesemente studiato) delle attenzioni pubbliche, accarezzando il piacere morboso del potere fornito loro dal successo mediatico e che purtroppo sempre si somma a quello già incredibilmente rilevante che tali servitori dello stato hanno sulla vita dei comuni cittadini, creando mostri…
Permettimi di essere molto sincero, amica mia ed anche forse scomodo per alcuni che ci leggono, assumendomi però tutta le responsabilità delle mie parole, che per l’appunto sono solo mie e non del blog…
Viviamo in una nazione di legulei ed avvocati prezzolati, in cui la legge non è mai, ma davvero mai, uguale per tutti, dove la distanza tra giustizia etica e giustizia giuridica si va sempre più allargando, dove le verità processuali (per chi non lo sapesse è un termine tecnico) sono molto distanti dalla verità assoluta, dove i politici dei partiti dei governi che si sono nei decenni succeduti (indipendentemente dallo pseudo-schieramento parlamentare e comprendendo la totalità del cosiddetto arco costituzionale) dal dopoguerra ad oggi hanno furbamente, quasi sempre, reagito al grido di allarme della popolazione, impaurita dalla violenza e dalla corruzione, aumentando le pene massime e non le pene minime (per chi conosce la legge, si sa che in base alle procedure processuali di riduzione della pena, sono le seconde a determinare quanto tempo davvero trascorra in carcere un condannato, mentre le prime sono solo fumo negli occhi per giudizi inapplicabili nel concreto) e dove infine la collusione sfrenata tra potere politico e presenza mafiosa raggiunge periodicamente dei momenti di crisi, per superare i quali la magistratura è costretta a fare opera di supplenza del potere legislativo, sostituendosi nella gestione del potere amministrativo, creando tuttavia aberrazioni democratiche pur di salvare la repubblica.
Insomma, la meravigliosa bilancia di equilibrio prevista dalla nostra costituzione (in linea con quella delle maggiori democrazie occidentali), per la quale nessuno dei tre poteri dello stato (legislativo, esecutivo e giudiziario) deve essere mai completamente schiavo di uno degli altri due ed anzi deve essere sempre indipendente (per scongiurare il pericolo di un ritorno alla dittatura), viene regolarmente messo in crisi da strappi di prepotenza ed ultimamente questo tirare l’elastico all’estremo, facendo pencolare un braccio della bilancia in modo davvero pericoloso ora da una parte ora dall’altra, trova amplificazione nell’uso dei media e della cosiddetta “macchina del fango”, da cui derivano i cosiddetti provvedimenti di “giustizia ad orologeria” e le condanne mediatiche extraprocessuali.
Tanto per capirci e per fare nomi e cognomi, senza nascondermi dietro un dito, dallo studio della storia italiana del dopoguerra, a me personalmente risulta abbastanza chiaro di come Forza Italia sia stato un movimento politico costruito a tavolino dal marketing di Mediaset per conquistare i voti dell’elettorato popolare lasciato orfano dalla DC (uccisa dal suo stesso marciume interno) e successivamente da un PC in crisi d’identità (resosi conto dell’orrore del comunismo reale sovietico ed in ritardo per diventare membro della socialdemocrazia europea), così come per me è un dato di fatto che la discesa in campo di Berlusconi sia stata dettata esclusivamente da interessi personali, ammantati da verità politiche costruite a posteriori per un popolo reso cieco ed addomesticato dalla televisione ed appiccicate addosso al movimento da lui creato solo per coprire lo sporco e che infine le persone di cui si circondò per governare fossero, nella maggioranza dei casi, specie in provincia, soggetti pescati tra le file più putride della vecchia DC e del vecchio PSI, interessati quindi solo al profitto personale, con una passione sfrenata per il denaro e la vita dissoluta (che li ha resi bersagli perfetti di una magistratura agguerrita nei loro confronti), tuttavia, al netto di tutto questo, solo un cieco o uno stolto non vedrebbe l’accanimento che la parte più politicizzata a sinistra della magistratura ha avuto nei confronti della galassia politica ed amministrativa del Cavaliere, con una parzialità ed una faziosità che in magistratura non dovrebbero esistere nel modo più categorico ed in questo la Bocassini si distinse negativamente più di altri, pur considerando al suo attivo il coraggio e la sua dedizione precedente nel combattere la criminalità mafiosa: portando agli estremi certi miei ragionamenti, entrando quindi in un terreno che mi rendo conto essere particolarmente scivoloso, mi verrebbe quasi da dire che il profumo del potere dà alla testa ed un’eccessiva arroganza fa pensare di essere onnipotenti e quindi in diritto di fare dire qualsiasi cosa ed io quindi, con un giudizio che so benissimo essere assolutamente personale e senza nessuna prova oggettiva riguardo, mi sento di dire che anche questa biografia appena uscita, della magistrata dura e pura, sia un’espressione di questo sentimento di prepotente alterigia.
Non solo, vorrei aggiungere che non ho alcun interesse su quanto bene o male sia stata scritta, sulla sua prosa e nemmeno sulle verità scomode con cui avrebbe attaccato tanti suoi colleghi, da lei accusati di ipocrisia se non peggio, trasformando quindi questo libro in uno sfogo ed un potente j’accuse di forte denuncia, perché l’aver voluto confessare oggi questo amore clandestino tra lei ed un vero mito della lotta alla mafia quale fu indiscutibilmente Giovanni Falcone, mi fa solo schifo, perché è un gesto servo solo della volontà pubblicitaria e scandalistica, con la lucida consapevolezza che altrimenti i giornali di gossip e purtroppo anche quelli generalisti non avrebbero parlato (leggasi “pubblicizzato”) del suo libro, magari sognando una poltrona in qualche talk-show merdoso in televisione, giocano il ruolo di chi sente il dovere di rendere pubblico qualcosa che palesemente non aita di una briciola la ricerca della verità sia sulla mafia, sia sulla corruzione, sia ancora dell’ignavia di chi ha taciuto segreti di stato.
Persino una giornalista amica della Bocassini e sua difenditrice in tanti altri casi, come appunto è la scrittrice Antonella Boralevi, dalle pagine del certamente non ostile alla magistrata Huffington Post, si domanda perché la Bocassini si sia voluta arrogare il diritto di rendersi pubblicamente proprietaria di un sentimento che, prima delle sue esternazioni, era solo intimo e privato e soprattutto condiviso con qualcuno che non è più tra noi a potersi difendere.
"Mi piace"Piace a 2 people
Ecco, come sempre tu l’hai spiegato e argomentato in maniera esaustiva e particolareggiata, come solo tu sai fare. E’ proprio quello che in maniera molto sintetica volevo dire e sono perfettamente d’accordo 😉
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie socia!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Aggiungo solo, ed è un mio pensiero personale, che quando e se esiste o c’è stato un sentimento vero e profondo, è qualcosa di speciale, un dono, di cui si è grati e gelosi e l’ultimo desiderio è quello di renderlo pubblico. Ma questo vale per i sentimenti veri.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Sottoscrivo ogni singola parola!!!
"Mi piace"Piace a 1 persona
grazie socio 😉
"Mi piace"Piace a 1 persona
Probabilmente è per attirare l’attenzione e magari guadagnare qualcosa.
Capisco che magari si voglia condividere un’intenza storia d’amore (se così è stata), ma non ferendo altri o raccontando solo il punto di vista del narratore. In questo caso andrebbe definita come fiction, e non realtà
PS Non ho letto il libro
"Mi piace"Piace a 1 persona
Concordo.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ciao, un libro che non ho letto e che non leggerò mai proprio perchè mi pare alquanto ingiusto raccontare una “storia d’amore” avuta anni or sono con una persona deceduta, se è reale questa relazione dico solo che è stata privata sino ad oggi è come tale avrebbe dovuto continuare ad essere proprio perchè uno dei protagonisti della relazione non c’è più. In quanto a donna il suddetto magistrato, mi ha dato sempre un pò le impressioni che hai descritto tu, non entro nel merito del suo lavoro, ma in quanto di donna si, pure io l’ho sempre trovata molto rude.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Già…
"Mi piace"Piace a 1 persona
Anche io sono rimasta di stucco quando ho sentito parlare dell’argomento di questo libro.
Io invece ho letto Cose di Cosa nostra di Giovanni Falcone e alcune frasi, lette con il senno di poi, mi hanno fatto accapponare la pelle, oltre ad avermi comunicato un forte senso di solitudine (che sinceramente stride con l’immagine che sembra trasparire dalle chiacchiere intorno a questa uscita)… mah!
"Mi piace"Piace a 1 persona
Già….i dubbi sono parecchi, sicuramente ci ha lavorato insieme, e da ragazza una personalità come quella di Falcone sicuramente affascina…..forse si è fatta qualche film che poi ha tradotto in libro 😉
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ecco.
In effetti sarebbe più verosimile.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Devo leggere il libro per capire…indipendentemente da ciò che penso di lei.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Buona lettura!
"Mi piace"Piace a 1 persona
mah…che atteggiamento incomprensibile… Valla a capire come ragiona la gente.
Buon venerdì a te, mia cara Silvia
"Mi piace"Piace a 1 persona
In effetti sono atteggiamenti difficilmente comprensibili, buon fine settimana 🙂
"Mi piace"Piace a 1 persona
buon inizio settimana a te 🙂
"Mi piace""Mi piace"
ricerca di santità laica.
A cosa serva non lo so, forse la vorranno candidare, come figura femminile, alla Presidenza della Repubblica.
(Inutilmente).
Altrimenti vanità con ricerca di verginità intellettuale/gossippara/editoriale/politica/professionale.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ma speriamo proprio di no!
I giochi editoriali sono sempre misteriosi e incomprensibili 😉
"Mi piace"Piace a 1 persona
Lo so, sono terribili le mie pulci nelle orecchie! 😄
"Mi piace"Piace a 1 persona
😛
"Mi piace"Piace a 1 persona
😛😛😛
"Mi piace"Piace a 1 persona
Silvia, anche a me la domanda è nata spontanea, non ho una risposta, ma sicuramente è stata di pessimo gusto.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Infatti, il punto è questo al di là di tutto il resto che sono opinioni soggettive!
"Mi piace"Piace a 1 persona
classica operazione di marketing editoriale. Gli editori anziché cercare i talenti, quelli che scrivono delle belle storie, vanno sul sicuro su personaggi pubblici e ben conosciuti. Esempi ce ne sono ‘Io sono Giorgia’, fresco di stampe è quello di Prodi ‘Strana vita è la mia’ e l’elenco sarebbe lungo e noioso.
Al di là del libro della Boccassini di cui non me importa nulla e ha avuto troppo clamore per il valore intrinseco del testo, vorrei ricordare che la legge purtroppo non è uguale per tutti come recita la scritta in tribunale. Se sei un povero cristo, ti sbattono in galera e buttano via la chiave. Se sei qualcuno, invece no. La magistratura che nella Costituzione è un potere autonomo, mostra un pessimo aspetto come il processo Regeni, dove si applica il codice alla lettera e in altri casi si interpretano ad personam.
Come ovvio è un mio pensiero di parte, non di parte? Non so ma io la penso così.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Tutti i commenti sono di parte perché ognuno dice il proprio pensiero, comunque la penso come te, la magistratura sta dando veramente un pessimo spettacolo già da tempo.
"Mi piace"Piace a 1 persona
Questo permette di gridare al complotto quando qualche politico viene indagato.
Bella serata
"Mi piace"Piace a 1 persona
per forza, i motivi validi ci sono poche volte
"Mi piace""Mi piace"
Condivido con voi il pensiero che il riferimento all amore con Giovanni falcone sia stato indelicato e di poco gusto soprattutto nei confronti di Francesca Morvillo che il con il marito è saltata in aria.
Questo spaccato così intimo stride con gli avvenimenti che hanno stravolto la storia dell’Isola e del Paese. La Boccssini, Quale che sia la nostra propensione politica è stata
inquirente di punta della Procura di Milano e racconta anche delle difficoltà per una donna di muoversi in un mondo prettamente maschile e provare a far luce su affari sporchi e criminalità organizzata di ieri e di oggi.
Io ho comprato il libro e lo leggerò certamente non come leggerei un romanzo rosa. Ho anche visto/sentito la lunga intervista che ha rilasciato a Enrico Mentana e ripeto può piacere o non piacere ma c’è ne fossero di più di donne così. Mia personale opinione.
Un abbraccio Silvia!
"Mi piace""Mi piace"
Certo ci mancherebbe ognuno ha la sua opinione, a me non è mai piaciuta per il motivo che spiego sopra.
"Mi piace""Mi piace"
Ho letto…
"Mi piace""Mi piace"
Non è elegante tirare fuori storie amorose quando l’altra parte è defunta e non può dire la sua. Per vendere un libro, si passa anche sopra al buongusto di tacere su ciò che non è il caso di mettere in piazza senza contraddittoria. Purtroppo ormai siamo nell’epoca in cui le buone maniere e l’educazione, pare che per alcuni non esistono più. Buona serata.
"Mi piace""Mi piace"
Purtroppo è proprio così, buona serata.
"Mi piace""Mi piace"